Coppi Night 16/047/2017 - Guida scout all'apocalisse zombie

Di recente ne sono passati parecchi di zombie nel Coppi Club, da La ragazza che sapeva troppo a Zombieland fino anche a Zombeavers. È sempre un tema che per quanto classico e abusato può essere interpretato in vari modi e lascia spazio per storie di tipo diverso, come testimoniano gli esempi appena citati. Questo Guida scout prende l'argomento base per farne un action comedy di medio livello, in cui a combattere la minaccia zombie (di origini non ben precisate) è un gruppo di ragazzini. O meglio, di scout.

E qui nasce il problema essenziale di tutto il film. Nel momento in cui lo intitoli Guida scout all'apocalisse e la prima cosa che mi mostri dei protagonisti è che sono appunto degli scout (più o meno dediti alla loro promessa), io mi aspetto che quando l'apocalisse zombie arriva, essi sfrutteranno le proprie risorse e capacità scout per combatterli. Mi aspettavo trappole nei boschi, nodi, armi ricavate da ciocchi dilegno, bacche velenose, e vecchiete a cui far attraversare la strada. Invece non c'è niente di tutto questo. Il protagonisti alla fine affrontano l'invasione di non-morti come potrebbe fare qualunque altro gruppo di ragazzi della loro età, sparando e tirando mazzate, con la battaglia finale che si svolge in una discoteca, piuttosto che in una radura sperduta, come sarebbe stato più appropriato. Questo costitusice un grave tradimento delle ragionevoli aspettative del pubblico, e soprattutto appiattisce il film su qualcosa di già visto e poco distante da tante altre commedie teen-gore passate negli anni.

C'è poco altro da dire in effetti, il film non è brutto ma per lo più molto prevedibile, pieno di pistole di Checov che si riconoscno un'ora prima che sparino, personaggi stereotipati e qualche gag fin troppo sopra le righe, soprattutto quando si arriva nella zona pubica e si gioca con peni, cunnilingui e merda. La già citata scena d'azione finale in discoteca avviene sotto le luci stroboscobiche e non si capisce praticamente niente di quanto accade, in effetti non è nemmeno chiaro come facciano gli eroi a riconoscere gli zombie dalle vittime in fuga. La cosa che forse funziona meglio in tutto l'insieme è la sottotrama dei due amici che vogliono abbandonare gli scout (perché alla loro età giudicano una cosa "da sfigati") e sono pronti ad abbandonare il terzo del gruppo.

Personalmente non lo riguarderei mai, ma tutto sommato per un'ora e mezzo di svago è più che sopportabile. Se poi l'intento è quello di una commedia intelligente e divertente sugli zombie, allora bisogna sempre rimandare a Shaun of the Dead, perché credo che passerà del tempo prima che qualcuno possa raggiungerlo.

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