Coppi Night 12/01/2014 - V per Vendetta

Come mi è già capitato altre volte mi trovo in difficoltà a commentare uno di quei film che hanno avuto un forte impatto al momento dell'uscita, soprattutto nel caso in cui la mia opinione sia pressoché uniforme a quella media. Qui ci troviamo proprio in uno di quei casi, perché di V per Vendetta non posso dire altro che sia un ottimo film, a prescindere tanto dal messaggio socioculturale che cerca di trasmettere (ma poi cerca davvero di insegnare qualcosa?), quanto dalle origine fumettistiche della storia. Come ho già avuto modo di specificare i fumetti (o "graphic novel" se vi vergognate a dire che leggete fumetti) non rientrano nel mio campo di interessi per cui tutte le volte che guardo un film tratto da un fumetto è automatico che io non possa fare un raffronto diretto.

Non ritenendo quindi utile fare un commento di merito e intenzione al film, devio su questioni più marginali. Intanto, sapevate che l'attore che interpreta V è Hugo Weaving, meglio noto come Elrond ne Il Signore degli Anelli o l'Agente Smith in Matrix. Può sembrare strano pensare che un personaggio che appare mascherato per tutto il tempo sia interpretato da un attore preciso piuttosto che da una serie di stuntmen, e anche da un attore di medio/alto livello. Ma evidentemente l'interpretazione di un attore (un buon attore) non consiste soltanto nell'espressione del volto, ma anche nella mimica del corpo e nella voce  (qualità quest'ultima che si perde con il doppiaggio, generalmente).

E a questo proposito, vi siete mai chiesti come fosse il monologo di presentazione di V in lingua originale? Basandosi su una serie di allitterazioni continue, è chiaro che la traduzione non può otterene lo stesso risultato. Per chi fosse curioso, ecco qui il video originale, e sotto il testo che, innegabilmente, ha tutta un'altra intensità:



Voilà! In view, a humble vaudevillian veteran, cast vicariously as both victim and villain by the vicissitudes of fate. This visage, no mere veneer of vanity, is a vestige of the vox populi, now vacant, vanished. However, this valorous visitation of a bygone vexation stands vivified, and has vowed to vanquish these venal and virulent vermin vanguarding vice and vouchsafing the violently vicious and voracious violation of volition! The only verdict is vengeance; a vendetta held as a votive, not in vain, for the value and veracity of such shall one day vindicate the vigilant and the virtuous. Verily, this vichyssoise of verbiage veers most verbose, so let me simply add that it's my very good honour to meet you and you may call me V.

1 commento:

  1. Non ho mai fatto il passo, per cui ti ringrazio per aver proposto il monologo originale! Il fumetto non l'ho letto, ma visti i precedenti probabilmente il film è una versione per famiglie della storia originale. Del resto, Moore non ha mai apprezzato nessuna delle riduzioni cinematografiche di sue opere (infatti chiede sempre di essere rimosso dai credit), anche quando il risultato, come in questo caso, è un bel film.

    RispondiElimina