Coppi Night 25/03/2012 - Il regno del fuoco

Avevo avuto altre occasioni per vedere questo film, e le ho evitate tutte. Questo perché, semplicemente, ero convinto che si trattasse di una boiata. "Un film coi draghi che hanno spazzato via l'umanità?" mi dicevo. "Sicuramente è una roba alla Starship Troopers* con tanti mostriciattoli e un gruppo di impavidi uomini che gli fanno il culo." Ecco, alla fine ho dovuto riconoscere che mi sbagliavo. Almeno in parte.

Quella dei draghi è una minaccia a cui viene data una credibilità, fornendo (un po' rozzamente, in effetti) un'interpretazione della loro comparsa: creature che compaiono ciclicamente nella storia del pianeta e bruciano tutto quanto incontrano per nutrirsi, per poi tornare in letargo nelle profondità della Terra, per decine di millenni. [I draghi sarebbero infatti responsabili dell'estinzione dei dinosauri, peccato però che come sempre venga nominata solo l'estinzione alla fine del mesozoico, tanto famosa perché ha tolto di mezzo i fotogenici rettili pre-aviani; peccato che estinzioni anche di maggiore entità avvenute in epoche differenti vengano ignorate.] Questo crea un contesto valido in cui inserire i mostri che partono a razziare la civiltà contemporanea, di cui poi vediamo alcune comunità di scampati al massacro in lotta (contro i draghi e tra di loro) per la sopravvivenza. Il film è abbastanza convincente in questa fase, mostrando come la comunità del protagonista si sia organizzata e quali minacce debba affrontare. Le cose si muovono poi quando arrivano i soldati americani, che come è noto rovinano sempre tutto. La storia si fa quindi più movimentata, si assiste a qualche buona battaglia, e in seguito all'inevitabile disastro che i soldati si trascinano dietro, si parte per la missione finale alla sconfitta del big villain.

Quello che mi ha convinto meno del film è proprio quest'ultima fase. A partire proprio dalla teoria secondo cui [ehi, questo è uno spoiler!] tutti i draghi del pianeta siano femmine ingravidate da un unico maschio (che mi pare una tecnica riproduttiva davvero poco efficace per una specie vivente), e per come viene portato avanti lo scontro proprio contro questo boss finale, che si rivela abbastanza scontato, rispetto alla buona tendenza generale del film. Inoltre, anche le ultime scene del mondo ormai libero dai draghi sono piuttosto stucchevoli, e non è facile comprendere come l'uccisione di una sola bestia possa aver liberato il pianeta dalle altre ottantaquattromilioni e ottocentosessantaduemilanovecentoquarantasei draghesse che pure il loro valido apporto di distruzione lo fornivano. Ho anche qualche dubbio sul fatto che i draghi si possano nutrire di cenere, ma non sono sicuro che questo fosse da intendere alla lettera, quelle poche volte che viene detto, o fosse più una metafora. D'altra parte se i draghi mangiassero cenere (ammesso che fosse possibile trarne nutrimento), perché dovrebbero disturbarsi a cacciare invece di incenerire semplicemente tutto?

Comunque, in definitiva un film che si può guardare con piacere e che in linea di massima riesce a essere interessante. Lo scivolone finale fa abbassare la valutazione complessiva, ma si rimane comunque nel positivo.


*mi riferisco al film, non al libro cui questo millanta di essere tratto

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